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Una Boccata d’ARiA fresca: il nuovo linguaggio della gastronomia abruzzese

L’occasione è quella di una cena a sei mani; la creatività è quella di tre giovani chef abruzzesi che hanno deciso di puntare sul loro territorio: Gianni Dezio (ristorante Tosto), Enzo Di Pasquale (ristorante Aprudia), Francesco Pompetti (Pizzeria Pompetti Tropical Due).

Ecco il menù della serata:

Grissini alle alici, burro montato alla liquirizia di Atri

Padellino lievito madre grano mazì, manzo marinato, maionese al pepe verde, finocchio e misticanza

Pizza fritta fermentazione spontanea di pomodoro e farina frollina, sedano rapa, funghi e menta

Padellino lievito madre orzo, gamberi, radicchio, salsa agli agrumi e karkade, caprino

Pizza plancton marino lievito madre e acqua di mare, baccalà, cavolfiore, polvere di camomilla

Pala romana al cacao amaro, rognoni, indivia e nocciola

Bruschetta con marmellata d’uva Montepulciano (Podere Francesco) e olio extra vergine d’oliva

Maritozzo lievito madre e latte fermentato, insalata, pinoli, uvetta, latte di grana e gelato al miele

L’occasione della cena è stata l’ingresso degli chef nell’associazione ARiA (Associazione RIstoratori Abruzzesi), un nuovo punto di riferimento della narrazione gastronomica abruzzese, per cui la parola d’ordine è valorizzazione.

Abbiamo fatto qualche domanda a Valerio Di Mattia, presidente dell’associazione, e Enzo Di Pasquale, coordinatore delle attività di gruppo, per farci raccontare qualcosa di più.

Che obiettivi si pone ARiA?

“ARiA vuole rivelare al territorio nazionale ed internazionale la bellezza dell’Abruzzo, attraverso la capacità attrattiva di percorsi gastronomici ed emotivo-culinari. Vogliamo raccontare la nostra terra attraverso una narrazione gastronomica portata avanti da nuovi cuochi e non, con la partecipazione di ristoratori e precursori del rapporto centrato sull’alta qualità della cucina e dell’accoglienza abruzzese. Questo nuovo sodalizio rappresenta un movimento di professionisti uniti e impegnati nel creare un nuovo linguaggio gastronomico territoriale.”

In che modo la vostra vuole essere diversa dalle altre associazioni?

“Lo spirito che unisce gli associati ARiA pone al centro del dibattito l’esperienza di gruppo e la capacità di interagire ed estendere l’attività di crescita alle diverse peculiarità del territorio attraverso la pratica della collaborazione. Per questo siamo sempre alla ricerca di sintonie coi produttori, col mondo della cultura e della ricerca. Si immagina un progetto ove ogni voce differente, ogni stile, ogni talento, ogni singolo atto individuale venga a dare ulteriore ricchezza all’esperienza di gruppo. Tutto nasce nel gruppo di lavoro e tutto deve tornare ad esso per renderlo sempre più esteso e caratterizzato.”

Come vedete l’orizzonte della gastronomia in Abruzzo?

“Le esperienze gastronomiche più significative degli ultimi anni hanno insegnato al mondo che territori vergini, scenari naturali incontaminati possono motivare la nascita di una grande cucina di interesse internazionale. L’Abruzzo è un grande territorio/mondo costituito da infinite risorse naturali espresse in ambienti arcaici tanto importanti quanto differenziati. Bisogna cogliere proprio in questa forma di “conservazione” territoriale il prezioso valore che solo le regioni incontaminate possono imprimere nell’edificazione di un nuovo concept culinario. La nuova generazione di cuochi presenti in ARiA è tornata al territorio. Chi coraggiosamente è tornato per investire nel proprio territorio ha deciso di rimanere in questi luoghi meravigliosi per narrare tale grandezza cogliendo la potenziale capacità di fascinazione che l’Abruzzo può esprimere al mondo. Attraverso un percorso ambizioso proprio questo aspetto naturalistico e nel contempo immutabile della nostra regione può divenire un solido punto di forza.”

Quali sono gli eventi futuri dell’associazione?

“Ci sono le presentazioni dei cuochi e delle cuoche, degli amici, dei produttori e dei professionisti che hanno deciso di aderire al gruppo attraverso cene di veduta comune costruite sul concetto di armonia tra i vari gruppi. Vi sarà a breve anche il nuovo appuntamento con Prima Secca 2020, che ormai viene considerato un riferimento importante nella nostra regione.”

State lavorando a nuovi progetti?

“Subito dopo la stagione estiva grazie anche all’entusiasmo ed alle capacità progettuali dei nuovi associati partirà una nuova programmazione che non risparmierà sorprese.”

©Where The Foodies Go

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