Se vi chiedessimo dove vi piacerebbe andare per una fuga gastronomica, probabilmente non vi verrebbe in mente la Slovenia. A torto, aggiungiamo noi. Perché la Slovenia nasconde novità culinarie al vertice dell’attuale gastronomia mondiale.
Oltre ad amare questo bellissimo paese (il lago di Bled e la splendida Lubiana, solo per citare due mete che dovete assolutamente visitare), siamo rimasti incuriositi da una puntata di Chef’s Table (targata Netflix) su Ana Roš. La chef slovena è stata consacrata quest’anno migliore chef donna del mondo, con il suo ristorante tra i 100 migliori al mondo: Hiša Franko.
Inizi da autodidatta per questa donna coraggiosa, sia in cucina che nella vita, indirizzata inizialmente alla carriera diplomatica; una donna che ama profondamente il luogo in cui vive e la cucina nella quale lavora (tanto da rifiutare quella televisiva di Masterchef Italia per potervi rimanere) e che tutto quello che fa “al di fuori è scusato solo se in funzione della qualità del ristorante” (Cit.)
Potevamo non visitare questo posto il prima possibile? Ovviamente, no; e allora abbiamo scelto la macchina, invece dell’aereo, per il nostro ultimo viaggio diretto a Vienna, appositamente per fermarci da Hiša Franko.
Il luogo in cui si trova il ristorante è una bellissima casa di campagna, con tante storie alle spalle: un passato come locanda, mulino, fienile e ospedale durante la prima guerra mondiale. Si trova a Kobarid (Caporetto) e arrivarci di sera ha qualcosa di magico, complici le luci calde che illuminano l’ingresso (e gli interni). L’atmosfera è soffusa e avvolgente; la cordialita è di casa, insieme alla simpatia dei camerieri, che ci mettono subito a nostro agio in diverse lingue (è stato davvero divertente parlare in inglese, italiano e francese con ognuno di loro).
Arriviamo, però, a quello che tutti voi, appassionati di cibo, attendete: il racconto culinario per immagini. La scelta del menù autunnale era tra sei, otto e undici portate… non è difficile indovinare per quale abbiamo optato.
Territorialità, creatività, accostamenti arditi… tutto semplicemente meraviglioso, intenso, inaspettato ad ogni boccone. Peccato non aver potuto fare due chiacchiere con la chef, avevamo tante domande da farle. Speriamo di incontrarla la prossima volta.
[AGGIORNAMENTO 2020: il ristorante Hiša Franko ha ricevuto due stelle Michelin]
Ecco il menù e le foto della nostra cena.
Il pane di Franko nato dalla fermentazione di bucce di mela
Cetriolo, pesca, curry rosa e fegato di coniglio
Orzo croccante con burro affumicato alle acciughe
Le cialde di Tolminc
Burro locale
Barbabietola fermentata, ricotta di pecora, miele
Sarda, limone candito, finocchio
Mela locale, animelle di vitello glassate al miele, rafano, acqua di sauercrauts
Ravioli ripieni di ricotta di pecora, indivia al midollo, brodo di prosciutto & nocciole tostate
Lingua di manzo umami
Anatra selvatica, radici, cachi alla vaniglia
Trota, ribes nero, siero di latte, grano saraceno
Taccole »Scogliera«
Trippa, fondo di anatra selvatica, formaggio di fossa, ortiche fritte, gialletti
Drežnica-Idrsko-Mexico City / Coniglio di montagna 2.0 in viaggio per il Messico
Arancia rossa, tè nero, granola, sorbetto di carota e mousse di acqua di mandorla cruda
Amore per fragolino / Fegato grasso affumicato, uva, caglio di latte acido e ginepro verde
Piccola pasticceria
©Where The Foodies Go
Ahhaha 🤣😂😍
Ti ho fatto ridere 😂😂😂
😍
Oddio, ma come fate a mangiare così tanto? Mi sono saziata solo con le foto! Il fegato di coniglio com’è? 🤔
Beh, le quantità nei piatti, in un ristorante a questi livelli, devono essere tali da lasciare sazi al punto giusto 😊